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Aldo Gerbino, Italy

The Poems

Itineraries, 2

The gene of death is dozing under these dunes of cereals
of awns, along itineraries of coleopters
through a sky almost without history.
I can perceive this sorrow kneaded with tiredness
with aboulia fed by the fire of renunciation full
of small polychromatic theatres down in the slums next to the pride
of a raped woman
wrapped in desperate ropes and without any wish
rich in aching residues, babydolls and childish dreams.
And there is man and man, woman and woman
who are germinating among the latrines of this infernal circle
on desiccated mountains like on profane altars
to cut off their vital organs and blend in
with the lacerated sun and become sap
for metal roots
whirling along yellowed slopes and dead grass.

(Palermo 1980, Itineraries, trad. Roberta Piazza)

 

Itineraries 2

Il gene dell morte sonnecchia sotto queste dune di cereali
d’ariste, lungo itinerari di coleotteri
attraverso un cielo quasi senza storia.
Questo dolore impastato di stanchezza scorgo
di abulia alimentata dal fuoco della rinuncia tutto popolato
da teatrini policromi giù per i bassifondi accanto all’orgoglio
di una donna violentata
avvolta nelle corde disperate e senza desiderio
ricca di residui doloranti, babydolls e sogni puerili.
E c’è uomo e uomo, donna e donna
che germogliano tra le latrine di questo girone
per le montagne disseccate come in altari profani
a recidere i loro organi vitali e confondersi
con il sole dilaniato ed essere umore
per radici di metallo
vorticando lungo pendii ingialliti ed erbe spente.

(Palermo 1980, Itineraries, trad. Roberta Piazza)

* * *

The wolf’s in Milan
(drowsiness)

The wolf’s scarlet pupil laps my fright;
it wanders in coffee cups, through the cruel
[round the Cathedral.
in the silence, filled with sour yeast, it torments the city
in a dullness soaked in autumn leaves, in barks.
Now, the beast bleeds along leaden spires, Gothic
[blades;
though hidden, he smells my wounds, shirt, my soul.
His eye seems to have become my own; from his
[mortal fire
the uncertain glance of my father, not in his thirties yet:
both of us in a thick rain of ash, voices, flashes, stones,
birds’ feathers.

(Palermo, in the night of 18° June 2010; The wolf’s in Milan, trad. Eleonora Chiavetta)

Il lupo di Milano
(dormiveglia)

La scarlatta pupilla del lupo lambisce la mia paura;
vagola in tazze di caffè, per i crudeli bar del Duomo.
Nel silenzio, colma di un lievito agro, strazia la città
in un torpore macero di foglie autunnali, di cortecce.
Ora la bestia sanguina per guglie livide, per gotiche lame;
pur nascosto, annusa le mie ferite, la camicia, l’anima.
Il suo occhio si è come trasformato nel mio; dal suo fuoco
mortale l’incerto sguardo di mio padre non ancora trentenne:
ambedue in una fitta pioggia di cenere, voci, fulgori, sassi,
piume di volatili.

(Palermo, notte del 18 giugno 2010; The wolf’s in Milan, trad. Eleonora Chiavetta))

The Poet

Aldo Gerbino (Milan 1947), Morphologist, former Professor of Histology and Embryology at the University of Palermo, Emeritus of the Italian Society of Experimental Biology. Critic, author of the Rai series “il Tempo della terra” (1985), his most significant poetry collections are: “Il coleottero di Jünger” e “Ingannando l’attesa” (Novecento, 1995;1997); “Non farà rumore” (Spirali, 1998); “Gessi” (Sciascia-Scheiwiller, 1999); “Il nuotatore incerto” (Sciascia, 2002); “Attraversare il Gobi” (Spirali, 2006); “Alla lettera erre”, “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2011); “Comete mercuriali, piume” (Algra, 2016); “Non è tutto” (Club di Milano~Spirali, 2018). He is the author of crucial essays, among others: “Presepi di Sicilia” (Scheiwiller, 1998); “Benvenuto Cellini” (Spirali, 2006); “Sicilia, poesia dei mille anni” (Sciascia, 2001); “Quei dolori ideali” (Sciascia, 2014); “Fiori gettati al fuoco” (Plumelia, 2014); “Cammei” (Pungitopo, 2015). He has also published several essays in: «Nuovi Argomenti», «Galleria», «Corriere della Sera», «Gradiva», «Idòla», «Poeti e Poesia», «Il sarto di Ulm»; Eri-Rai, «la Repubblica-Milano», «Il Caffè illustrato», «Quaderns d’Italià». He is a member of the Orestiadi Foundation’s Scientific Committee, chairs the Academy of Medical Sciences of Palermo. He is responsible for the University Steri Palace’s Mediterranean Paintings Collection.

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Aldo Gerbino (Μιλάνο 1947), Μορφολόγος, Καθηγητής Ιστολογίας και Εμβρυολογίας στο Πανεπιστήμιο του Παλέρμο, Ομότιμος της Ιταλικής Εταιρείας Πειραματικής Βιολογίας. Κριτικός, συγγραφέας της σειράς Rai «il Tempo della terra» (1985), οι πιο σημαντικές ποιητικές συλλογές του είναι: «Il coleottero di Jünger» και «Ingannando l’attesa» (Novecento, 1995;1997); “Non farà rumore” (Spirali, 1998); “Gessi” (Sciascia-Scheiwiller, 1999); “Il nuotatore incerto” (Sciascia, 2002); “Attraversare il Gobi” (Spirali, 2006); “Alla lettera erre”, “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2011); “Comete mercuriali, piume” (Algra, 2016); «Non è tutto» (Club di Milano~Spirali, 2018). Είναι συγγραφέας κρίσιμων δοκιμίων, μεταξύ άλλων: “Presepi di Sicilia” (Scheiwiller, 1998); “Benvenuto Cellini” (Spirali, 2006); “Sicilia, poesia dei mille anni” (Sciascia, 2001); “Quei dolori ideali” (Sciascia, 2014); “Fiori gettati al fuoco” (Plumelia, 2014); «Cammei» (Pungitopo, 2015). Έχει επίσης δημοσιεύσει αρκετά δοκίμια στα: «Nuovi Argomenti», «Galleria», «Corriere della Sera», «Gradiva», «Idòla», «Poeti e Poesia», «Il sarto di Ulm»; Eri-Rai, «la Repubblica-Milano», «Il Caffè illustrato», «Quaderns d’Italià». Είναι μέλος της Επιστημονικής Επιτροπής του Ιδρύματος Ορεστιάδη, προεδρεύει της Ακαδημίας Ιατρικών Επιστημών του Παλέρμο. Είναι υπεύθυνος για τη συλλογή Mediterranean Paintings του University Steri Palace.

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Aldo Gerbino (Milano 1947), morfologo, già Ordinario di Istologia ed Embriologia nell’Università di Palermo, è Emerito della Società italiana di Biologia Sperimentale. Critico, autore per la RAI de Il tempo della terra (1985), dal suo lavoro poetico ricordiamo: Il coleottero di Jünger e Ingannando l’attesa (Novecento, 1995;1997); Non farà rumore (Spirali, 1998); Gessi (Sciascia-Scheiwiller, 1999); Il nuotatore incerto (Sciascia, 2002); Attraversare il Gobi (Spirali, 2006); Alla lettera erre, “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2011); Comete mercuriali, piume (Algra, 2016); Non è tutto (Club di Milano~Spirali, 2018). Di saggistica: Presepi di Sicilia (Scheiwiller, 1998); Benvenuto Cellini (Spirali, 2006); Sicilia, poesia dei mille anni (Sciascia, 2001); Cammei (Pungitopo, 2015). Altri testi in: «Nuovi Argomenti», «Galleria», «Corriere della Sera», «Gradiva», «Poeti e Poesia», «Il sarto di Ulm»; Eri-Rai, «la Repubblica-Milano». Membro del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi, è Responsabile, a Palazzo Steri (Rettorato universitario), della ‘Quadreria Mediterranea’.